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Allergia alla penicillina: cosa fare?
La diagnosi di allergia alla penicillina o di qualunque altro farmaco deve essere confermata da uno specialista in allergologia . C’è il rischio di essere etichettati come allergici a un farmaco, con il rischio di essere esclusi da tante cure, in caso di grave bisogno!
Test per allergia a farmaci: come si fanno? sono rischiosi?
Si possono fare dei test per confermare o escludere questa diagnosi di allergia a farmaci. Questi esami sono innanzitutto la ricerca degli anticorpi IgE per la penicillina, in caso di reazione immediata come una orticaria o uno shock anafilattico. Questo esame va fatto il più presto possibile, poichè dopo gli anticorpi scompaiono (entro 2 mesi).
Dopo questi esami se negativi si potranno esguire i test cutanei per la penicillina. Prima il prick test e poi i test intradermici. In caso di reazioni gravi sono un po rischiosi perchè basta una piccola quantità anche diluita per dare una reazione . Vanno eseguiti in ambiente ospedaliero e da medici molto esperti.
Non fare mai il pomfo di prova
Un vecchio metodo era quello di fare una iniezione nel braccio con una piccola quantità di antibiotico per escludere una allergia. Nel caso di una grave allergia alla penicillina può dare reazioni gravissime se si utilizza una antibiotico simile anche a piccole dosi
Se la reazione è ritardata (esantema che compre dopo alcuni giorni) le analisi del sangue sono poco utili. In questo caso si potranno eseguire dei Patch test pe la penicillina.
Trovare un Antibiotico alternativo alla penicllina
Nella maggior parte dei casi , per evitare di rischiare una nuova reazione, se la penicillina si può sostituire con un altro antibiotico, si testa direttamente un antibiotico alternativo. Gli antibiotici di prima scelta in questo caso sono i macrolidi (eritromicina, azitromicina) o un chunilonuco (levofloxacina, norfloxacina, ecc). Le cefalosporine si possono testare , ma vi è un 1-7 % di rischio di una allergia crociata comn la penicillina.