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Allergie e carenza di vitamina D: quale rapporto?
Vitamina D e allergie della pelle, rinite allergica e asma
Numerosi studi scientifici hanno evidenziato che una diminuzione di vitamina D si associa ad una maggiore incidenza di alcune forme allergiche. Si è visto che l’uso della adrenalina, utilizzata per l’anafilassi, la cui causa maggiore è l‘allergia alimentare, è maggiore nei paesi dove vi è generalmente un deficit di vitamina D nella popolazione. In un’altra ricerca un valore basso di vitamina D in gravidanza aumenta il rischio di dermatite atopica e di allergie nel neonato.
Vitamina D: cos’è e che ruolo ha nelle allergie
Esistono due vie attraverso cui l’organismo umano assorbe la vitamina D (25 OH D) . Attraverso la pelle , con il contributo dei raggi ultravioletti , sotto forma di vitamina D3 (cholecalciferol) e attraverso l’alimentazione vitamina D2 (ergocalciferolo) o vitamina D3.
Vitamina D2 e D3 vengono poi trasformati in vitamina D, che è un pro-ormone; da questo deriva il calcitriolo, che ha un ruolo determinante per muscoli e crescita delle ossa, ma anche per il sistema immunitario e nel metabolismo dello zucchero (diabete). Il ruolo nelle allergie giocato dalla Vitamina D è collegato alla presenza di numerosi recettori nelle cellule del sistema immunitario. La carenza di vitamina D alla nascita può influenzare le prime attività del sistema immunitario , cos’ impprtanti nel provocare allergie nei primi mesi di vita e dermatite atopica.
Orticaria e vitamina D
Almeno 3 studi hanno dimostrato un rapporto tra orticaria e carenza di vitamina D. In uno è stato dimostrato un basso livello di questa vitamina in soggetti con orticaria cronica, rsipetto a soggetto senza orticaria. Un altro studio ha dimostrato una associazione fra bassi livelli di vitamina D e prurito, rash cutanei e orticaria. Nell’ultimo studio è stata accertato che un maggiore apporto di vitamina D per via orale produce un miglioramento in pazienti con orticaria cronica.