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Prove allergiche: scoprire a cosa si è allergici
Le prove allergiche “cutanee” rappresentano il primo e il più importante esame nello studio di una malattia allergica. Le prove più importanti sono rappresentate dai prick test e dai patch test.
Il prick test è l’esame più semplice, il più diretto e il meno invasiivo di tutti i test allergologici. Viene molto utilizzato in tutte le allergie immediate, quindi rinite allergica, asma bronchaile, allergia al lattice, allergia ai farmaci, allergie alimentari immediate: questo largo impiego è giustificato dalla estrema praticità, immediata interpretazione, elevata sensibilità e basso costo. Il prick-test consente di testare molti allergeni contemporaneamente ed è quasi indolore, giustificandone un largo uso nei bambini allergici.
Prick test: la prova allergica più rapida per le allergie immediate
Il prick test viene eseguito, generalmente, sulla superficie volare dell’avambraccio. In alternativa può essere utilizzato la parte superiore del dorso (svantaggi: maggiore reattività, metodica meno pratica e più stressante per il paziente). Le gocce degli estratti allergenici vengono applicate ad una distanza di almeno 3 centimetri l’una dall’altra. Saranno attraversate e punte da una lancetta sterile e monouso di 1 mm. (tipo Morrow-Brown, di plastica o metallo), perpendicolarmente alla cute, senza provocare sanguinamento. Nel caso di aghi metallici, di tipo diverso, la penetrazione dovrà avvenire con un angolo di 45° e poi innalzare la cute. Per ogni allergene si utilizzerà un ago nuovo. Le gocce dovranno essere poi rapidamente asciugate, con cotone asciutto, evitando di mescolarle. Dopo 15-20 minuti si procede alla lettura. Una esecuzione non corretta può determinare una falsa reazione.